La volpe è l’animale più furbo del bosco…
… ma la cicogna è più furba di lei! Questa divertente favola di La Fontaine ci ricorda di non fare dispetti, perché: chi la fa, l’aspetti!
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La volpe e la cicogna
La volpe è l’animale più furbo di tutto il bosco. Tutti lo sanno. Tutti gli animali, almeno una volta, sono stati presi in giro dalla volpe. Tutti hanno una gran paura di lei e dei suoi tranelli.
Quando la volpe passa, tutti gli animali le fanno largo: «Buongiorno Madama Volpe! Che bel pelo Madama Volpe!»
Tutti, tranne la cicogna.
La cicogna è furba (quasi) quanto la volpe: sta sempre in guardia e nessuno è mai riuscito a imbrogliarla… neanche la volpe!
La volpe non è mai riuscita a farle neanche uno scherzetto piccolo piccolo. Le ha provate tutte! Il sale al posto dello zucchero, il pepe al posto del caffè… niente! La volpe ne ha fatto una malattia: deve assolutamente riuscire a fare uno scherzo alla cicogna. Pensa che ti ripensa, alla volpe viene un’idea. Scrive un bel bigliettino:
“Carissima cicogna, vorresti venire a pranzo da me domani? Firmato: la volpe”.
La volpe spedisce il bigliettino alla cicogna. La cicogna riceve il bigliettino, lo legge: «Un invito a pranzo a casa della volpe! Sicuramente vuole giocarmi qualche brutto tiro. Però in fondo è un invito a pranzo… cosa potrebbe succedere di male? Accetterò».
Il giorno dopo, la cicogna si mette il suo cappellino più bello, con un gran nastro e va a casa della volpe. La volpe ha preparato tutto con cura: la tavola sotto il pergolato, con una bella tovaglia rosa, i piatti, i bicchieri, il cestino del pane, un bel cestino di fiori… e dalla cucina arriva un profumo delizioso!
La volpe dà il benvenuto alla cicogna, la fa accomodare a tavola:
«Cara, mettiti comoda, vado a prendere il pranzo».
E la volpe scompare dentro la cucina. La cicogna ha già l’acquolina in bocca!
La volpe torna dalla cucina portando una grande pentola fumante: «Cara, ho preparato la mia specialità: brodo!»
La volpe prende un mestolo e serve una cucchiaiata di brodo nel piatto della cicogna. La cicogna guarda il suo piatto… un piatto piattissimo! Con appena un ditino di brodo in fondo.
La cicogna appoggia la punta del suo lungo becco nel piatto e cerca di bere il brodo, ma… il piatto è troppo piatto e non riesce a tirar su neanche una goccia di brodo!
La volpe invece, prende il piatto con due zampe e lap lap! con due lappate spazzola via tutto il brodo. «Mmmm, delizioso!»
La cicogna cerca disperatamente di bere il brodo, ma è tutto inutile: non riesce a magiare neanche una goccia!
«Non ti piace, cara?» chiede la volpe, ridendo sotto i baffi.
«Cara… purtroppo non ho molta fame.»
«Non preoccuparti carissima, mangio io la tua parte!»
La volpe prende il piatto della cicogna e lap! lap! in due lappate si pappa tutto il brodo.
La cicogna… che rabbia! E che fame! La volpe è riuscita a imbrogliarla! La cicogna torna a casa tutta avvilita e arrabbiata. Quella volpe! Deve assolutamente riuscire a fargliela pagare! Pensa e ripensa, alla cicogna viene un’idea. Scrive un bel bigliettino alla volpe:
“Carissima volpe, vorresti venire domani a pranzo da me? Firmato: la cicogna”.
E spedisce il bigliettino alla volpe. La volpe riceve il bigliettino, lo legge… e se la ride sotto i baffi: «Quella cicogna! Ha capito che sono troppo furba per lei! Accetto senz’altro l’invito.»
Il giorno dopo, la volpe si mette il suo più bel cappellino e va a casa della cicogna.
Anche la cicogna ha preparato tutto con cura: la tavola sotto il pergolato, con una bella tovaglia azzurra, un bel cestino di fiori, il cestino del pane… e dalla cucina arriva un profumo delizioso!
La cicogna dà il benvenuto alla volpe, la fa accomodare a tavola. «Carissima, mettiti comoda, vado subito a prendere il pranzo». La cicogna scompare dentro la cucina. La volpe ha già l’acquolina in bocca!
La cicogna torna dalla cucina portando due grandi vasi con un collo strettissimo e una pancia in fondo: «Carissima, ecco qui la mia specialità: sono dei bocconcini ripieni… in vasi panciuti!».
La volpe guarda il suo vaso: in fondo al vaso ci sono tanti bocconcini, che mandano un profumo squisito! La volpe cerca di infilare il muso dentro lo strettissimo collo del vaso… ma il suo muso è troppo largo! Non riesce ad arrivare in fondo al vaso e non riesce a magiare nessun bocconcino!
La cicogna invece infila il suo lunghissimo becco dentro lo stretto collo del vaso e con la punta del becco – gnam gnam gnam – in un batter d’occhio si mangia tutti i bocconcini. La volpe tenta disperatamente di infilare il muso nel vaso… ma non c’è niente da fare: il suo muso è troppo largo e non arriva ai bocconcini sul fondo.
«Cara, non ti piace?» chiede la cicogna, che se la ride.
«Cara, purtroppo non ho molta fame.»
«Cara, non preoccuparti: mangio io la tua parte!»
La cicogna prende il vaso della volpe, infila il becco nel vaso e – gnam gnam gnam – in un batter d’occhio si pappa tutti i bocconcini!
La volpe… che rabbia! Che fame! E che vergogna! La cicogna è riuscita a imbrogliarla! La volpe torna a casa rossa per la vergogna: ancora più rossa del suo pelo rosso.
Dice il proverbio: chi la fa, l’aspetti!
La Fontaine
☞ Questa storia è ispirata a una favola di Jean De La Fontaine.
Nota: questi non sono i testi originali delle storie, ma le versioni raccontate da Silvia nel podcast. Puoi condividerle, ma non copiarle e devi sempre citare la fonte e il sito. Il modo più semplice? Condividi il link della pagina!


