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Fiabe

Il terribile guerriero

Un piccolo bruco occupa la tana di una lepre… e fa finta di essere un terribile guerriero!

Tutti gli animali più forti provano a mandarlo via! Ma come dice il drago Scott: a volte gli animali più piccoli sono quelli più coraggiosi. Chi riuscirà ad aiutare la lepre?

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Il terribile guerriero

Africa. In Africa, una grande foresta. In mezzo alla foresta, un cespuglio. Sotto al cespuglio, una lepre raggomitolata nella sua tana. Una mattina, appena spuntato il sole, la lepre uscì dalla sua tana. Sbadigliò. Si stiracchiò…

«Che bella mattina! Andrò a fare colazione vicino al fiume.» 

Hoppiti – hoppiti- hoppiti – hop! 

La lepre si allontanò saltellando dalla sua tana.

Un bruco – striscia – striscia – striscia – passò vicino alla tana della lepre.

«Oh, che bella casina!» 

Il bruco si avvicinò alla tana della lepre e mise dentro la testa. 

«Ehilààà! C’è qualcuno? Oh, che bella casina…vuota!» 

Il bruco – striscia – striscia – striscia – strisciò dentro la tana della lepre, arrivò in fondo e si raggomitolò nell’angolino più buio. 

«Oh che bella casina… comoda!» 

Il bruco si addormentò nella tana della lepre. 

Dopo qualche ora, la lepre tornò saltellando verso casa.

Hoppiti – hoppiti- hoppiti – hop!

«Che bella mangiata che ho fatto! Non vedo l’ora di fare un pisolino nella mia tana.»

Hoppiti – hoppiti- hoppiti – ho…

Davanti alla tana della lepre, c’era una striscia nel terreno, che si infilava proprio dentro la tana. 

«Oh… chi può essere entrato nella mia tana?»

La lepre si avvicinò alla sua tana e mise dentro la testa: 

«Ehilààà… c’è qualcuno nella mia tana?» 

Il bruco, raggomitolato sul fondo:

“Umpf… questa casina è così comoda, non ho voglia di andarmene!” pensò.

Il bruco gonfiò il petto e fece la voce grossa:

«Ci sono io nella tana!»

La lepre tremò tutta per la paura:

«Oh… ma ci ho messo tanto a scavarla… non potresti uscire?» 

«Vieni a prendermi se hai coraggio!» gridò il bruco.

«Oh, ma… ma chi sei tu che occupi così la mia tana?»

Il bruco gridò più forte che poteva:

«Io sono un terribile guerriero!» 

La lepre tirò la testa fuori dalla tana, spaventatissima! 

«Oh… cosa può fare un animaletto piccolo come me contro un terribile guerriero?» 

La lepre si allontanò sconsolata dalla sua tana. 

hoppiti… hoppiti… hoppiti… hop… 

Lungo la strada, la lepre incontrò uno sciacallo. 

«Auuh! Ehilà, amica lepre! Perché quella faccia lunga? Auh!»

«Oh… sapessi, amico sciacallo… la mia tana è stata occupata da un terribile guerriero! Potresti aiutarmi a scacciarlo?»

«Auuh! Ma certo, amica lepre! Adesso ci penso io! Auh!» 

«Oh… grazie mille!»

Hoppiti – hoppiti- hoppiti – hop!

Auh – auh – auh – auh! 

Lo sciacallo e la lepre andarono verso la casa della lepre. Appena arrivati, lo sciacallo mise la testa nella tana.  

«Auuh! Ehilàà! Chi sei tu che occupi la casa della mia amica lepre? Vieni subito fuori, o avrai a che fare con me! Auh!»

Il bruco gonfiò il petto e fece la voce grossa:

«Ci sono io in questa casa! Sono un terribile guerriero, figlio del capo guerriero del paese che non esiste!»

«Auuh…»

Lo sciacallo tirò la testa fuori dalla tana della lepre.

«Auuh… ehm… amica lepre… questo è un terribile guerriero… io… auuh… cosa ci posso fare? Mi dispiace, ma io… non posso battermi con un guerriero così. Ti saluto, amica. Auh!»

Auh – auh – auh – auh…

Lo sciacallo si allontanò. La lepre… – hoppiti… hoppiti… hoppiti… hop… – si allontanò sconsolata dalla sua tana.  

Lungo la strada, la lepre incontrò il leone. 

«Roarr! Ehilà, amica lepre! Perché quella faccia triste? Roarr!»

«Oh… leone, sapessi… un terribile guerriero ha occupato la mia tana. Potresti aiutarmi a scacciarlo?»

«Roarr! Certo, amica lepre! Sono o non sono il re della foresta? Andiamo! Roarr!»

«Oh… grazie, leone!»

Hoppiti – hoppiti- hoppiti – hop!

Roarr – roarr – roarr – roarr!

Il leone e la lepre si avviarono verso la tana della lepre. 

Appena arrivati, il leone mise la testa dentro la tana.  

«Roarr! Chi è che occupa la tana della mia amica lepre? Vieni subito fuori, o avrai a che fare con me! Roarr!»

Il bruco gonfiò il petto e fece la voce grossa:

«Io sono un terribile guerriero, figlio del capo guerriero del paese che non esiste! Io schiaccio il rinoceronte e ballo sul corpo dell’elefante! Vattene subito, o assaggerai la mia ira!»

«Roarr…»

Il leone tirò la testa fuori dalla tana.

«Roarr… amica lepre… io non posso battermi con questo guerriero. Ti saluto, amica. Roarr!»

Roarr – roarr – roarr – roarr…

Il leone si allontanò. 

La lepre… – hoppiti… hoppiti… hoppiti… hop… – si allontanò sconsolata dalla sua tana. 

Lungo la strada, la lepre incontrò il rinoceronte. 

«Umpf! Ehi amica lepre! Come ti va? Umpf!»

«Oh… amico rinoceronte, sapessi… un terribile guerriero ha occupato la mia tana. Potresti aiutarmi a scacciarlo?»

«Umpf! Certo, amica lepre! Stamattina mi sono svegliato proprio arrabbiato. Umpf! Prendo volentieri a cornate qualcosa. Andiamo! Umpf!»

«Oh… grazie, rinoceronte!»

La lepre e il rinoceronte si avviarono verso la tana della lepre. 

Hoppiti – hoppiti- hoppiti – hop!

Umpf – umpf – umpf – umpf!

Appena arrivati, il rinoceronte mise la testa dentro la tana della lepre.  

«Umpf! Chi sei tu che occupi la tana della mia amica lepre? Esci subito o ti prendo a cornate! Umpf!»

Il bruco gonfiò il petto e fece la voce grossa:

«Io sono un terribile guerriero, figlio del capo guerriero del paese che non esiste! Io schiaccio il rinoceronte e ballo sul corpo dell’elefante!»

«Umpf…»

Il rinoceronte tirò la testa fuori dalla tana.

«Umpf… amica lepre… io non ho intenzione di farmi schiacciare da questo guerriero. Ti saluto, amica. Umpf!»

Umpf – umpf – umpf – umpf.

Il rinoceronte si allontanò.

La lepre… 

«Oh… se il rinoceronte non ha affrontato il guerriero… forse lo farà l’elefante!»

Hoppiti – hoppiti- hoppiti – hop!

La lepre andò a cercare l’elefante. Lo trovò in mezzo a una bella radura, intento a fare colazione con dell’erba.

«Amico elefante!»

«Ehilà, amica lepre… perché quella faccia scura?»

«Oh… sapessi, amico elefante! Un terribile guerriero ha occupato la mia tana. Dice che lui schiaccia il rinoceronte e balla sul corpo dell’elefante. Potresti aiutarmi a scacciarlo?»

«Mia cara lepre, non mi piace che qualcuno balli sul mio corpo… ti saluto, amica.»

L’elefante si allontanò.

La lepre… – hoppiti… hoppiti… hoppiti… hop… – se ne tornò sconsolata verso la tana.  

Lungo la strada, la lepre incontrò un ranocchio.

«Croack! Ehilà, amica lepre! Come ti va? Croack!»

«Oh… sapessi, amico ranocchio… nella mia tana c’è qualcuno che dice di essere un terribile guerriero… ha vinto tutti gli animali della foresta e nessuno è riuscito a scacciarlo!» 

«Croack! Interessante… e chi sarebbe questo guerriero che ha vinto tutti gli animali? Croack!»

«Lui dice di essere un terribile guerriero, figlio del capo guerriero del paese che non esiste.»

«Croack! Interessante… vorrei provare a parlarci anch’io. Croack!»

«Oh… amico ranocchio… ti ringrazio, ma… io non credo che tu possa fare qualcosa.»

«Croack! Fidati di me, amica lepre. Andiamo! Croack!»

Hoppiti… hoppiti… hoppiti… hop…

Croack – croack – croack – croack!

Il ranocchio e la lepre si avviarono verso la tana.

Appena arrivati, il ranocchio mise la testa nella tana della lepre.  

«Croack! Ehilà! Chi c’è nella tana della mia amica lepre?  Croack!»

Il bruco gonfiò il petto e fece la voce grossa:

«Ci sono io nella tana! Sono un terribile guerriero, figlio del capo guerriero del paese che non esiste! Io schiaccio il rinoceronte e ballo sul corpo dell’elefante!»

«Croack! – fece il ranocchio – Finalmente un avversario degno di me. Croack!»

Il ranocchio con due balzi entrò nella tana della lepre, si diresse verso il fondo e si trovò davanti il bruco. 

«Croack! Saresti tu il terribile guerriero?! Croack!»

Il ranocchio balzò verso il bruco con la bocca aperta.

Il bruco si raggomitolò terrorizzato: «Calmati ranocchio! Sono soltanto un bruco!»

Il ranocchio acciuffò il bruco, lo sollevò da terra e – croack! croack! – con due balzi fu fuori dalla tana. 

Il ranocchio depose il bruco ai piedi della lepre. 

«Ehilà, signora lepre» fece il bruco.

«Oh… e sarebbe questo il terribile guerriero?!»

«Sì – fece il bruco – sono io. Certo che è proprio comoda la tua casa!»

La lepre…! «Brutto bruco cattivo! Adesso ti schiaccio!»

«Croack! Calmati lepre! Croack! In fondo, non è successo niente. E poi pensa a tutti gli animali più grandi di te che si sono fatti imbrogliare dal bruco!»

La lepre al pensiero di come il bruco avesse ingannato lo sciacallo, l’elefante, il rinoceronte, il leone… si mise a ridere, a ridere! Anche il bruco si mise a ridere e anche il ranocchio.

E tutta la foresta rise di questa storia per molto e molto tempo.


☞ Questa storia è ispirata a una fiaba popolare Masai.

Nota: questi non sono i testi originali delle storie, ma le versioni raccontate da Silvia nel podcast. Puoi condividerle, ma non copiarle e devi sempre citare la fonte e il sito. Il modo più semplice? Condividi il link della pagina!

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